Sulla costa Californiana
Vi potreste trovare per caso sulla costa Californiana e dover andare da Los Angeles a San Francisco o viceversa. Potreste per caso anche aver noleggiato una mustang rossa decappottabile. A quel punto cosa dovete fare? Questa storia é la risposta alla vostra domanda.
Ci siamo lasciati tra le stradine di Venice ed ora è giunto il momento di doverci separare da questa incantevole zona per partire alla volta di San Francisco. In auto percorrere tutta la costa significa macinare chilometri e chilometri di asfalto, per questo motivo ho dovuto organizzare molto bene le soste e i pernottamenti. Non tanto per la stanchezza, visto che molto democraticamente ha sempre guidato AB, ma perché era un’ottima opportunità per vedere luoghi affascinati e assaporare la “tipica” cucina della costa americana. Sul tragitto, fortunatamente, ho potuto trovare vari luoghi interessanti per piccole o lunghe soste, tutte con un reale motivo per fermarsi.
Sveglia alle 9am, lasciamo il delizioso appartamento affittato su AIRBNB (che suggerisco a tutti voi) e decappottata la fiammante mustang rossa, must se sei sulla costa californiana e vuoi fare il “tamarro”, sfrecciamo sulla I-405 N.
Vista l’espressione poco entusiasta di mia cugina RM quando le avevo accennato di voler passare per Malibu, abbiamo deciso di organizzare la prima sosta a Santa Barbara, ridente cittadina che a molti di voi farà tornare in mente un famoso serail TV. Un luogo affacciato sull’oceano dal sapore rilassato e con un porto turistico molto ben organizzato.
Siamo arrivati alla vista degli alberi maestri delle grandi barche a vela battenti bandiere di tutto il mondo verso l’ora di pranzo e, come sempre in questo viaggio americano, avevo già in mente il posto ideale per una mezzora di relax gastronomico. Parcheggiata l’auto ci siamo concessi un piccola passeggiata sulla banchina e poi diretti al Brophy Bros. Siamo saliti al primo piano di una costruzione in legno vista mare e abbiamo ordinato il famoso “Dungeness Crab Platter”. Non potete farvi scappare il famoso granchio se siete sulla costa dell’oceano. Lo potete trovare quasi ovunque ed è preparato in decine di modi differenti, ma io da europero DOC lo preferisco semplicemente con olio e limone o ad insalata, ma se siete temerari c’è anche la famosa zuppa servita nella pagnotta di pane. Un po’ impegnativa per la vostra digestione ma sicuramente gustosa.
Ripartiti subito dopo, avevamo previsto un ulteriore stop prima di arrivare alla meta. Dopo un paio di ore, giusto per il tempo di un gelato, ci siamo fermati nella bizzarra città di Morro Bay. Perché bizzarra? Se vi capita di andare vi accadrà di ritrovarvi in una baia, vista isola/promontorio, molto scenografica e d’effetto per i turisti, che purtroppo è stata rovinata ad un’immensa fabbrica con enormi ciminiere. In prospettiva questo ecomostro risulta alto come se non più dello stesso promontorio naturale. Allora ti chiedi: “ma come ti é venuto in mente?”. Ma le stranezze non finiscono qui, fai due passi nel piccolo porticciolo e ti accorgi di esser circondato da locali e negozi dedicati ai surfisti, sembrerebbe che qui sia realmente la patria del surf. Ma poi entri e di giovani, prestanti ragazzoni biondi baciati dal sole con la salsedine ancora sulla pelle, neanche l’ombra, al loro posto incontri coppie di pensionati seduti vista mare con uno strabordante piatto di “fish and chips” da sbranare avidamente. Se per voi questo é normale allora l’errore di valutazione é stato solo il nostro, peccato perchè avevamo per un minuto pensato di fermarci per un paio di giorni di surf.
Vista l’offerta locale abbiamo optato per rimetterci in auto e proseguire. In pochi minuti ci siamo ritrovati nel bel mezzo di colline e colline conquistate da vigne e cantine vinicole.
Vagando tra le colline alla ricerca della nostra meta, rimani esterrefatto dal l’estensione di quei vigneti, ettari ed ettari di viti che fanno impallidire le nostre stupende colline toscane, che naturalmente vincono il confronto per tante altre caratteristiche. Su e giù tra le colline e dopo aver abbandonato le strade principali per addentrarci tra le vigne, siamo finalmente arrivati alla nostra meta.
Al Bernardus Lodge ci attendeva un ammaliante camino acceso in pietra e un fresco bicchiere di vino bianco. “Come inizio non male!”; ci siamo detti, infatti era tutto molto promettente. La serata, visto la stanchezza, si é conclusa molto velocemente anche se é stata ricca di piccoli momenti di attenzioni: la cena servita in giardino, gli omaggi che ci hanno accolto in camera (vino, formaggi e frutta fresca), il camino acceso in camera, il letto pronto per la nanna e la grande vaca da bagno piena di acqua calda con sali da bagno dalle fragranze orientali.
Il giorno dopo è stato dedicato a: piscina, centro benessere e passeggiata sulla bianchissima spiaggia di Carmel. La vista da questa incantevole baia sabbiosa è sul famoso Golf Club della cittadina, palesemente costruito per i ricchi pensionati americani che qui vengono a svernare. Carmel è un logo dove si passeggia lenti tra negozi di gioielli, le piccole boutique, i negozi di complementi d’arredo, i ristoranti e le gallerie d’arte.
Se siete italiani e volete farvi due risate, allora dovere assolutamente fermarvi a pranzo al Dametra café, un mix strano tra: un ristorante Greco, una trattoria Italiana e un suk marocchino. Un posto stravagante dove sarete deliziati, durante il pranzo, da un insolito cantante lirico che arriva direttamente dalla cucina. Il patriarca di questa particolare famiglia che gestisce il ristorante, di tanto in tanto, si concede dei piccoli bagni di folla canori intonando canzoni greche e italiane.
La giornata di relax é proseguita al Lodge tra: un buon libro in veranda e un aperitivo organizzato con il formaggio e un calice di bianco che AB ha scovato nel piccolo frigorifero della camera. Prima di ripartire alla vota di San Francisco ci siamo concessi un’ultima cena sotto il pergolato illuminato dallo scoppiettante focolare che temperava leggermente il venticello fresco che accarezza le colline di questa affascinate parte d’America e a seguire una rilassante lettura sui grandi divani divani in velluto della veranda vista campo da cricket. Questa parte di viaggio è conclusa con l’ultimo tratto di strada che ci separava da San Francisco e che ci ha visto attraversare tutta la Silicon Valley, un piccolo desiderio realizzato di AB.
Morale:
Se sei anziano e ricco in America non puoi che non avere una casa a Carmel. Altrimenti se sei “on the road” e passi da queste parti devi assolutamente concederti un momento di pace e tranquillità in una delle tante cantine vinicole strutturate per accogliere e coccolare gli ospiti in modo assolutamente speciale ed unico.
Luoghi:
Brophy Bros.
119 Harbor Way, Santa Barbara, CA 93109-2358
Bernardus Lodge & Winery
415 W Carmel Valley Road – Carmel Valley CA 93924
Dametra cafe
South esat corner of ocean, Carmel, CA
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